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Qualche sera fa ero a cena in un ristorante cinese del mio rione;
uno dei pochi, tra quelli frequentati di recente, che puntualmente registra il mio nome e il mio numero di cellulare ogni volta, altrettanto puntualmente non mi consegna un menu cartaceo e richiede la mascherina all’ingresso, anche solo per andare in bagno. Ero all’aperto e al tavolo vicino, tassativamente a non meno di un metro, una coppia di signore anziane molto distinte chiacchierava amabilmente.
Una delle due aveva al suo fianco un concentratore di ossigeno portatile che svolgeva il suo compito attraverso dei tubicini che raggiungevano il naso.
L’altra parlava, quasi a getto continuo, e nel giro di breve ha monopolizzato la mia attenzione.
E’ partita dai gossip sulla corona inglese, per poi arrivare alle guerre americane in Medio Oriente, da lì il passo verso l’attentato alle torri gemelle è stato breve, poi d’improvviso un salto in avanti fino al Covid-19 e all’immigrazione nel Mediterraneo.
Vi starete chiedendo cosa leghi tutti questi argomenti, la risposta è semplice: complotti!
Diana è stata uccisa, le torri gemelle abbattute dagli americani, gli immigrati portati intenzionalmente sulle nostre coste e poi fatti sparire e infine la pandemia inventata per resettare l’economia mondiale che ormai, sommersa dai debiti pubblici, è insostenibile.
Mentre la signora inanellava le sue teorie, ho più volte fatto fatica a trovarmi la bocca per il cibo, troppo distratto dalle storie tanto fantasiose quanto argomentate con cura.
Guardavo l’amica che tentava il contraddittorio senza successo e si arrendeva a godersi la cena e a non gettare inutilmente l’ossigeno portato con sé.
Guardavo la narratrice e la trovavo elegante, la sentivo ed era indubbiamente colta, per questo tutto mi sembrava stonato e incongruente.
Le sue parole contraddicevano al più solido dei miei teoremi per cui l’ignoranza è terreno fertile per queste teorie complottiste, e, purtroppo, quest’ultima nasce in categorie meno agiate, che devono rivolgere la vita al lavoro e non allo studio.
Sono consapevole che ho inanellato dei luoghi comuni e che il giudizio nei confronti della signora sia privo di basi senza una conoscenza reale, eppure ho abbandonato il ristorante con un senso di disorientamento, come se avessi perso una delle mie certezze e, in questo periodo già così pieno di dubbi, non mi fa piacere.
E’ evidente che queste teorie alternative debbano essere più complesse ed elaborate rispetto a ciò che viene riconosciuto come realmente accaduto dalle versioni ufficiali, eppure in alcuni casi sono talmente inverosimili da non poter essere prese seriamente in considerazione. 
E allora come può accadere che si possa crederle con una solida base culturale alle spalle?
Poi ieri è giunta in mio soccorso la manifestazione dei negazionisti che si è svolta a Roma. Secondo la questura 1500 persone che si sono raccolte per negare di tutto un po’, in particolare il Covid.
Inutile dire che il numero renda il fenomeno privo di qualsiasi valore, ma le interviste e i commenti visti hanno confutato il mio teorema sopracitato, rendendolo più accurato e portandomi a incorporare la signora, che altrimenti sarebbe stata un’eccezione.
Non è l’ignoranza a essere terreno fertile, ma è la forma di cultura e di informazione che si sta affermando da anni che non è più in grado di essere garante di crescita per le persone.
Sono in difficoltà anche i regimi autoritari, ai quali un tempo bastava tenere sotto controllo i mass media e supervisionare i libri scolastici affinché l’informazione fosse loro compatibile.
Figurarsi in democrazia, dove abbiano una rete accessibile a tutti, social in cui chiunque si sente in diritto di esprimere opinioni e per finire una ragnatela di siti web che diffondono fake news per il consenso politico.
Tutto ciò ha sostituito i libri, i giornali, ma anche il ricorso alla competenza dei professionisti in ogni campo, addirittura i pareri medici oggi si vanno a reperire su internet.
Quindi, per concludere, la signora non era probabilmente ignorante, anzi potrebbe essere ancora oggi un’avida lettrice, ma invece di continuare a informarsi, come fatto in gioventù, ha scelto di emanciparsi navigando in rete e, forse poco “pratica”, finendo nei tanti siti di “disinformazione” e arrivando a credere a qualcosa che reale non è.
Talvolta poi accadono eventi che rendono lampanti le contraddizioni, come una previsione del tempo che indichi un gran sole mentre alle spalle di colui che la espone sta piovendo.
Così ieri, mentre dal palco si contestava a gran voce la “dittatura sanitaria”, un manifestante ha avuto un malore, costringendo gli organizzatori all’interruzione del comizio per la richiesta di un medico. Chissà che qualcuno vicino al signore accasciato a terra non gli abbia chiesto i sintomi e li abbia poi digitati su Google!
Volevo finirla qui, invece rileggendo mi sono reso conto che vi devo spiegare il motivo del titolo: “Bill Gates è il Deus Ex Machina dietro al Covid ed è sposato con Melindo, ovvero un trans che si vede lontano un miglio essere stato un uomo”, quando la signora al ristorante ha detto tutto ciò, ho avuto la netta sensazione che alla sua amica l’aria mancasse comunque, ha tentennato, forse indecisa se sbattere in faccia il concentratore di ossigeno alla dirimpettaia o semplicemente alzarsi e andare via, perché se vivi attaccata a un qualcosa che ti aiuta a respirare, di buttare tempo a sentire assurdità non dovresti avere grande voglia.